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Come riconoscere vertigini da cervicale o da orecchio: riconosci i sintomi

Il nostro approfondimento spiega con chiarezza come distinguere tra vertigini da cervicale o da orecchio, con qualche consiglio utile.
C’è chi dice che ci si abitua, ma quando ti prende una vertigine all’improvviso, mentre sei in piedi in cucina o stai per scendere le scale della metro, non è mai la stessa cosa. Alcuni la chiamano “la stanza che gira”, altri semplicemente “perdo l’equilibrio, mi sento perso per qualche secondo”. Succede a più persone di quante immagini. E no, non sono solo gli anziani o chi soffre di pressione bassa. C’è chi lavora al pc tutto il giorno e un mattino si sveglia che il mondo sembra un po’ meno fermo del solito.
La verità è che le vertigini sono una delle cose più inquietanti che possano capitare repentinamente. E qui inizia il vero dilemma: sono vertigini da cervicale o c’entra l’orecchio? Bella domanda. Non sempre lo capisci subito, nemmeno dopo aver letto dieci forum o aver chiesto a Google. Bisogna mettersi lì, ascoltare il corpo, un po’ anche conoscersi. E sì, spesso serve chiedere a un medico, ma prima ci sono tanti dettagli che puoi imparare a notare da solo.
Cervicale o orecchio? Le cause nascoste dietro un sintomo che spaventa
Il collo, le giornate seduti e quelle tensioni che nessuno ascolta
Sarà che lavoriamo troppo da seduti o che a forza di guardare il telefono la cervicale ormai non ce la fa più, ma la verità è che il dolore al collo è ormai quasi una costante per molti. I problemi della zona cervicale spesso portano una lunga scia di sintomi che partono da lontano: mal di testa, rigidità, fastidi alle spalle. E poi arrivano loro, le vertigini. Non sempre, certo, ma capita.
Ci sono giorni in cui sembra che basti cambiare posizione e già la testa va meglio. Altre volte, invece, la sensazione di pesantezza non ti molla mai. Senti come se la testa fosse piena di ovatta. E se provi a muovere il collo, magari dopo ore davanti al pc, ecco che la vertigine si ripresenta. Magari insieme a un piccolo formicolio alle mani o a una fatica inspiegabile a tenere gli occhi aperti. Ma senza ronzii, né perdita dell’udito. Solo una gran voglia che tutto smetta in fretta.
Quando tutto parte dall’orecchio: labirinti in tilt e “giostre” in salotto
Completamente diversa la storia di chi si ritrova, magari da un secondo all’altro, a sentire la stanza che ruota. Letteralmente. Niente preavviso: ti giri nel letto, ti abbassi per prendere qualcosa, ed eccola lì, la vertigine che ti stende. Le vertigini da orecchio—di solito si parla di problemi ai canali semicircolari dell’orecchio interno—arrivano così. A tradimento.
E spesso sono accompagnate da nausea, vomito, sudorazione fredda, oppure un ronzio insistente nelle orecchie (il famoso acufene).
A volte il medico ti chiede se vedi gli oggetti muoversi, oppure se hai notato dei movimenti strani degli occhi (nistagmo). E la cosa più assurda è che, anche se ti metti seduto, il fastidio non passa subito. Le crisi possono durare minuti, ore, in certi casi anche giorni. Non è raro sentirsi dire dal medico “è una labirintite” o “ci sono gli otoliti fuori posto” (quelli sì, i sassolini di cui parlano tutti su internet).
Come distinguerle davvero? Il corpo parla, bisogna solo ascoltarlo meglio
Cervicale: quando il dolore comanda tutto
Se la tua vertigine peggiora quando muovi il collo, o compare dopo ore a fissare lo schermo, allora la colpa potrebbe essere proprio della cervicale.
Molti si accorgono che basta fare un po’ di stretching o una passeggiata per sentirsi meglio, almeno per qualche ora. Non è mai solo un problema di equilibrio: ci sono quasi sempre dolori al collo, rigidità, a volte pure mal di testa. Ecco, se l’udito è perfetto e non ci sono ronzii, è un altro indizio importante. Non c’è una regola fissa, ma di solito queste vertigini non sono mai improvvise o violente come quelle da orecchio. Sono più stanche, “lunghe”, meno teatrali ma capaci di rovinare la giornata.
Orecchio: vertigini vere e proprie (e un senso di paura che non dimentichi)
Se ti capita di perdere completamente l’orientamento, magari insieme a nausea, sudori freddi e una sensazione di “giostra” fuori controllo, la colpa è spesso dell’orecchio interno. Succede più spesso di quanto si creda, e chi ci è passato lo racconta sempre nello stesso modo: “Mi sono dovuto fermare, non riuscivo nemmeno a stare in piedi.”
Qui spesso ci sono anche ronzii, perdita temporanea dell’udito, un suono come di conchiglia nelle orecchie. Se ti giri nel letto e parte tutto, se l’ambiente sembra ruotare, se il fastidio non passa neppure da seduto, è bene parlarne subito con il medico. Alcune forme, come la vertigine parossistica posizionale benigna, si risolvono con manovre precise (tipo quella di Epley). Ma serve la diagnosi giusta.
Quando la vertigine è davvero un campanello d’allarme
Certe volte la vertigine arriva insieme ad altri sintomi che non vanno ignorati. Perdita di coscienza, difficoltà a parlare, debolezza improvvisa di un arto, oppure un forte mal di testa mai sentito prima: in questi casi, niente dubbi, si va subito in pronto soccorso. Meglio perdere mezz’ora che rischiare. Non sempre è solo un problema di cervicale o di orecchio.
A volte, purtroppo, ci sono patologie neurologiche da escludere.
Cosa si fa nella vita vera? Cure, trucchi e tentativi che funzionano
Vertigini da cervicale: tra fisioterapia e qualche piccola “furbata”
Per chi soffre di vertigini cervicali la soluzione spesso sta nella fisioterapia, in esercizi di stretching fatti bene (non improvvisati), nell’aggiustare la postura al lavoro, scegliere un cuscino migliore, fare sport dolci come il nuoto o la camminata.
Non sempre si guarisce in due giorni. Ma chi ha costanza, spesso vede miglioramenti già dopo qualche settimana. Ogni tanto serve anche un farmaco antinfiammatorio o un miorilassante, ma qui va sempre ascoltato il parere del medico.
Vertigini da orecchio: niente panico, ma mai fai-da-te
Chi ha le vertigini dall’orecchio deve prima di tutto farsi visitare da uno specialista, di solito un otorino. Ci sono manovre precise che possono risolvere il problema quasi subito, ma vanno fatte da chi ne capisce.
Farmaci anti vertiginosi, cortisone o antibiotici sono riservati ai casi più seri, tipo le infezioni o la malattia di Ménière. E chi ha già avuto crisi simili lo sa: meglio non giocare d’anticipo con le cure casalinghe. Un errore e si rischia di peggiorare tutto.
Vivere meglio nonostante le vertigini: consigli veri, imparati da chi ci passa ogni giorno
A forza di ascoltare storie di vertigini, chi scrive ha imparato che ogni persona ha i suoi trucchi. Chi si siede un minuto prima di alzarsi dal letto. Chi beve più acqua, chi fa stretching mentre guarda la tv, chi cambia posizione appena sente arrivare il “giramento”. Pausa al computer ogni mezz’ora, niente movimenti bruschi e, per chi può, meglio fare due chiacchiere col medico invece di cercare risposte sui forum.
E se ogni tanto si cede all’ansia, è normale. Quasi inevitabile. Ma chi impara ad ascoltare il proprio corpo, senza ignorare i segnali e senza drammatizzare tutto, vive meglio. Anche con le vertigini.
Ascolto, diagnosi e una nuova routine: il corpo ci parla, sta a noi capire
Alla fine, riconoscere se le vertigini vengono dalla cervicale o dall’orecchio cambia davvero la vita. Si evita di inseguire cure inutili, si risolvono i problemi più in fretta e si smette di pensare di essere “deboli” o strani.
C’è chi ci mette mesi, chi capisce subito. Ma la chiave sta sempre nell’ascoltarsi e nel chiedere aiuto a chi davvero ne sa. Non basta mai una sola risposta, ma la strada giusta esiste. A volte parte da una piccola domanda in più fatta al medico, altre da una chiacchierata con un amico che ci è già passato.
E quando la testa smette di girare, ci si accorge che anche il resto sembra funzionare meglio. Perché capire il proprio corpo, in fondo, è sempre il primo passo per stare bene. E per tornare a muoversi senza paura, anche quando la vita… gira.
🔎 Contenuto Verificato ✔️
Questo articolo è stato redatto basandosi su informazioni provenienti da fonti ufficiali e affidabili, garantendone l’accuratezza e l’attualità. Fonti consultate: San Camillo Torino, ISSalute, Otorinolaringoiatri Milano, Wikipedia.

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