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Che moto posso guidare con la patente B? Facciamo chiarezza

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bella ragazza bionda sorride accanto a moto nera

Hai solo la patente B e vuoi guidare una moto o uno scooter? Ecco quali modelli puoi usare davvero, tra regole, casi e dritte utili.

Se hai solo la patente B e stai pensando di comprarti una moto o uno scooter per muoverti in città (o anche fuori), è probabile che ti sia imbattuto in articoli che sembrano usciti direttamente da un manuale di scuola guida. Freddi. Tecnici. E soprattutto, poco utili quando si tratta di capire, davvero, cosa puoi guidare tu, con quella patente che usi ogni giorno per l’auto.

Per questo abbiamo deciso di scrivere questa guida. Una guida vera, con dentro tutto: regole, eccezioni, casi particolari e anche qualche dritta che non ti dirà nessuno. Il nostro obiettivo? Farti uscire da qui con una risposta chiara. E magari anche con qualche idea per la tua prossima due ruote.

Ok, partiamo dal principio: cosa dice la legge italiana?

Te la facciamo semplice. Se hai preso la patente B dopo il 25 aprile 1988, puoi guidare moto e scooter fino a 125 cm³ e con una potenza massima di 11 kW. In soldoni? Parliamo di scooter come l’Honda SH 125 o la Vespa Primavera. I classici scooter “grossi” da città. Ma niente moto da cross 250, né Ducati Monster. Nemmeno se te la senti dentro l’anima la passione per il motard.

E questo vale solo in Italia. Non in Francia, non in Spagna, non in Germania. Solo da noi. Perché all’estero, se vuoi andare su due ruote, devi avere la patente A (anche solo A1, che è la base).

Ma non è sempre stato così. E qui arriva il primo “plot twist”.

Se l’hai presa prima del 1988, cambia tutto

Sì, perché chi ha conseguito la patente B prima del 1° gennaio 1986 può guidare qualsiasi moto, anche una 1200 cc, in tutta l’Unione Europea. Un privilegio da tempi andati. Chi invece l’ha presa tra il 1986 e l’aprile 1988, può guidare qualsiasi moto… ma solo in Italia. Ecco, questa cosa non la sa quasi nessuno. Eppure è scritta nero su bianco nelle circolari del Ministero.

Sembra una follia, ma è così. Per anni si potevano guidare le moto senza dover prendere una patente apposta. Poi sono arrivati i regolamenti europei, e — come spesso succede — ci siamo dovuti allineare.

Il caso delle tre ruote: occhio al Piaggio MP3

Adesso, piccolo intermezzo per chi pensa di fare il furbo: “E se prendessi uno di quei scooteroni a tre ruote, tipo il Piaggio MP3 300?” Bella idea. Ma attenzione: non tutti gli MP3 si possono guidare con la B.

Perché conti non solo la cilindrata, ma anche la carreggiata anteriore, che deve essere di almeno 465 mm. E serve che il veicolo sia omologato come triciclo a motore (categoria L5e). Se mancano questi due dettagli, rischi sanzioni pesanti. E non parliamo di 100 euro: si arriva fino a 30.000 euro di multa, oltre al sequestro del mezzo. Non è uno scherzo.

Moto elettriche: tutto bello, ma attenzione alla potenza

C’è anche chi pensa di cavarsela con una moto elettrica. “Tanto non ha cilindrata!”. Vero. Ma la legge guarda la potenza nominale continua, che non deve superare gli 11 kW.

Quindi sì, alcune elettriche le puoi guidare con la B: ad esempio la Kawasaki e-1, che ha una potenza di circa 9 kW. Ma occhio a non farti fregare dal marketing, perché molti produttori sparano numeri di picco, non continui. E quelli non contano. Conta la scheda tecnica. Sempre.

E i neopatentati?

Qui va fatta una precisazione importante. Se hai preso la patente da meno di tre anni, rientri tra i cosiddetti neopatentati. E per te valgono alcune limitazioni extra. Tipo?

Velocità ridotta in autostrada (max 100 km/h) e sulle extraurbane principali (max 90 km/h). E, soprattutto, tolleranza zero per l’alcol. Zero. Neanche un bicchiere di birra. Basta uno 0,1 per ritrovarti senza patente. Lo diciamo perché succede, eh. Più spesso di quanto pensi.

In più, dal dicembre 2024 sono entrate in vigore nuove regole anche per i neopatentati su auto: non possono guidare veicoli che superano 75 kW per tonnellata di rapporto peso/potenza. Al momento non si applica direttamente alle moto, ma è un trend da tenere d’occhio.

Facciamo qualche esempio? Così è più chiaro

Hai la patente B presa nel 2020. Hai 30 anni e vuoi uno scooter per muoverti a Milano. Bene. Puoi comprarti un SH 125i, uno degli scooter più venduti d’Italia. Lo guidi senza problemi. Stessa cosa per una Vespa 125, o un Aprilia SR GT 125.

Vuoi qualcosa di elettrico? Ok, ci sono modelli come il NIU NQi GTS o il Silence S01, entrambi sotto i limiti. Li guidi senza problemi.

Vuoi invece una moto vera, con cambio, frizione, serbatoio e rumore? Allora guarda moto tipo la Yamaha YS125, oppure la Honda CB125F. Sono leggere, agili e restano sotto la soglia degli 11 kW.

Ma appena superi i 125 cc o vai oltre i 15 cavalli (quelli sono circa 11 kW), non puoi più guidarle. Serve la patente A. Fine della storia.

Sì, ma allora… perché prendere la patente A?

Bella domanda. Se ti piace guidare e vuoi qualcosa che ti porti anche fuori città, la patente A ha senso. Ti apre un mondo. Moto più potenti, più stabili, più comode nei viaggi lunghi. E puoi pure salire di cilindrata a seconda dell’età.

Si parte con la A1 (dai 16 anni), poi la A2 (dai 18) e infine la A (dai 24 o 20 se hai già avuto A2 da almeno 2 anni). Ma, attenzione: serve esame. Teoria, pratica e soldi. Sì, perché la patente A costa tra i 500 e i 1000 euro, a seconda della scuola guida e della città.

Vale la pena? Dipende da te. Se vivi in città e ti basta uno scooter, forse no. Ma se sogni le Dolomiti in sella a una BMW GS, allora sì. Anzi, fallo subito.

Domanda bonus: ma una moto da 150 cc?

No. Non puoi. Anche se ha solo 1 cavallo in più. Anche se sembra identica a una 125. Se supera i 125 cc o i famosi 11 kW, non è più guidabile con la patente B. Punto.

E no, non esistono eccezioni. L’unico modo per guidarla è prendere la patente A1 o A2, a seconda dei casi.

Cosa puoi davvero guidare con la B?

Se hai la patente B e non hai voglia (o possibilità) di prenderne un’altra, sappi che puoi guidare:

  • Scooter e moto fino a 125 cc e 11 kW;
  • Alcuni tricicli a motore, come il Piaggio MP3 LT, se hanno carreggiata larga e freno a mano;
  • Moto elettriche sotto soglia, ma con potenza nominale verificata;
  • E ovviamente auto, furgoni leggeri, quadricicli e ciclomotori.

Tutto il resto è vietato. Anche se sembra poco, in realtà è più che sufficiente per il 90% delle esigenze urbane. Ti muovi bene, parcheggi dove vuoi, consumi pochissimo.

Il trucco? Scegliere bene il modello, sapere cosa vuoi fare con la moto e non farti ingannare da qualche concessionario troppo entusiasta. Perché alla fine, il rischio lo paghi tu.

E fidati: prendere una multa da 5.000 euro per un dettaglio tecnico che non conoscevi… non è il modo migliore per iniziare la tua vita su due ruote.


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Questo articolo è stato redatto basandosi su informazioni provenienti da fonti ufficiali e affidabili, garantendone l’accuratezza e l’attualità. Fonti consultate:  DueruoteQuixaInMotoPatente.itAutoscuola DueGVirgilio Motori.

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