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Si può guidare in ciabatte? Tutta la verità tra buon senso e leggi

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borsa telo e ciabatte da mare su sedile auto

Guidare in ciabatte non è vietato, ma sicurezza e responsabilità restano fondamentali. Ecco cosa prevede la legge e i consigli utili per evitare rischi.

Il tema ritorna ogni estate, ma non solo. Bastano una giornata calda, una corsa al supermercato, il desiderio di comodità, e ci si trova al volante con ai piedi un paio di ciabatte, sandali o infradito.

Ma è davvero vietato? C’è chi lo dice a gran voce, chi si è sentito “minacciare” una multa da amici o parenti, chi racconta di aver visto sequestrare la patente a un conoscente per colpa delle calzature. Poi c’è chi guida scalzo, magari al mare, chi lo fa in infradito d’inverno solo per “fare in fretta”. La domanda è sempre la stessa: si può guidare in ciabatte o no? E cosa dice davvero la legge?

Cosa prevede il Codice della Strada: leggenda o regola vera?

Per rispondere senza equivoci, bisogna guardare al Codice della Strada italiano, la “bibbia” delle regole per chi si mette al volante. E la sorpresa è che… non esiste nessun articolo che vieta espressamente di guidare in ciabatte, infradito, sandali o scalzi. Il Codice non elenca un “catalogo” di scarpe consentite e vietate. Non troverai scritto da nessuna parte, tra le oltre duecento norme, che è illegale guidare senza scarpe chiuse.

Il riferimento più vicino è l’articolo 140, che richiede agli utenti della strada di comportarsi in modo tale da non costituire pericolo o intralcio per la circolazione. C’è poi l’articolo 141, che obbliga ogni conducente a “conservare il controllo del veicolo in ogni situazione”, adattando la velocità e le modalità di guida alle condizioni della strada, del traffico e del proprio stato psicofisico. Non esiste alcuna legge che proibisce specificamente di guidare in ciabatte o sandali, ma la normativa generale obbliga a essere sempre nelle condizioni di controllare bene il mezzo.

E le scarpe? Dal mito della multa alle vere responsabilità

Questa assenza di un divieto esplicito ha generato un vero e proprio “mito urbano”. Da decenni, in Italia, circola la voce che guidare in ciabatte sia vietato. In realtà, molte di queste convinzioni nascono da interpretazioni, da vecchie abitudini, o da qualche multa mal digerita negli anni passati.

Anche le scuole guida, durante i corsi, spesso raccomandano di evitare sandali, ciabatte o scarpe con la suola molto liscia o spessa, ma è un consiglio di sicurezza, non un obbligo di legge.

Le forze dell’ordine possono intervenire se ritengono che il conducente, per colpa delle calzature scelte, non abbia più il pieno controllo dei pedali, o si metta in una situazione di rischio. In tal caso, la multa scatta non per le ciabatte in sé, ma per guida pericolosa ai sensi degli articoli sopra citati. È una valutazione soggettiva: se il poliziotto vede che la ciabatta scivola, si incastra, o non garantisce la giusta aderenza, può decidere di sanzionare il comportamento, documentando il rischio creato.

Cosa succede davvero se ti fermano

La realtà nei controlli su strada è spesso più “umana” di quanto si pensi. Gli agenti, di norma, guardano lo stile di guida generale e valutano se il conducente appare distratto, insicuro o mette a rischio sé e altri utenti. Se si è fermati e si indossano ciabatte, la maggior parte degli operatori – in assenza di incidenti o manovre pericolose – si limita a una raccomandazione.

Le multe possono arrivare solo in caso di incidente o se viene dimostrato che proprio il tipo di calzatura ha causato una perdita di controllo. In queste situazioni, la sanzione può essere pesante: l’articolo 141 prevede una multa da 42 a 173 euro, più la decurtazione di punti dalla patente in caso di incidenti o pericoli creati. Rarissimi i casi di ritiro patente, riservati a comportamenti particolarmente gravi.

Le assicurazioni: dettagli che pochi conoscono

Un aspetto spesso ignorato riguarda la copertura assicurativa. In caso di incidente, se viene accertato che il tipo di scarpa ha contribuito a causare il sinistro (ad esempio, la ciabatta si è incastrata sotto il pedale), la compagnia può rivalersi sul conducente, riducendo o rifiutando il risarcimento.

È una possibilità rara, ma reale, soprattutto se nel verbale delle forze dell’ordine viene evidenziata la perdita di controllo dovuta alle calzature inadatte.

Cosa consigliano esperti e istruttori

Nonostante l’assenza di divieti netti, tutti gli esperti di sicurezza stradale e gli istruttori raccomandano di scegliere scarpe chiuse, ben fissate al piede, con suola sottile e antiscivolo. Le ciabatte, per loro natura, possono sfilarsi facilmente, impigliarsi tra i pedali o scivolare nei momenti di emergenza.

In particolare su auto con pedali piccoli, sportivi, o in presenza di tappetini consumati o scivolosi, il rischio aumenta. Molti guidatori, soprattutto in estate o nelle zone di mare, hanno sviluppato l’abitudine di tenere in auto un paio di scarpe “da guida”, da indossare al bisogno, magari lasciando le ciabatte per la spiaggia.

Anche il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in diversi comunicati e FAQ ufficiali, ha confermato che non esiste un divieto preciso, ma invita a guidare con scarpe “che garantiscano sicurezza e padronanza del veicolo”.

Un occhio alla giurisprudenza e alle sentenze

Negli anni, diverse sentenze di tribunali italiani hanno confermato questa impostazione: nessun divieto assoluto, ma responsabilità soggettiva. In caso di incidente, però, la presenza di calzature inadatte può essere valutata come “concausa” e aggravare la posizione del conducente. La Cassazione, in alcune occasioni, ha ribadito che la vera discriminante resta la “padronanza del mezzo”: se questa viene meno per colpa delle scarpe, le conseguenze sono inevitabili, sia dal punto di vista penale che assicurativo.

Esperienze reali e consigli di chi guida ogni giorno

Parlando con autisti professionisti, tassisti, agenti di polizia e semplici automobilisti, emerge una raccomandazione unanime: meglio prevenire che curare. Anche chi, per anni, ha guidato in ciabatte senza problemi, racconta di essersi trovato almeno una volta in difficoltà: un colpo di freno improvviso, una partenza in salita, un piccolo ostacolo. Il piede che scivola può non fare danni, ma quando serve reattività la differenza tra una scarpa chiusa e una ciabatta può essere decisiva.

C’è chi ha adottato la regola di “cambio scarpa” ogni volta che sale in auto, chi preferisce guidare scalzo piuttosto che con calzature scomode. L’importante, sempre, è sentirsi sicuri e padroni della situazione. Il buon senso, in queste situazioni, conta più di una norma scritta.

Le multe vere e i rischi immaginari

Spesso sui social si trovano racconti di multe prese per le ciabatte, ma la realtà è che le sanzioni sono molto rare e quasi sempre legate a comportamenti pericolosi, incidenti o controlli molto accurati.

Più facile che l’agente, in una giornata di traffico, decida di chiudere un occhio e si limiti a consigliare maggiore attenzione. Ma in caso di problemi, la discrezionalità delle forze dell’ordine è ampia: se il comportamento è ritenuto imprudente, la multa può arrivare e, a volte, fa anche giurisprudenza per casi futuri.

Un futuro più “smart”: auto e sicurezza

Le nuove tecnologie stanno cambiando anche queste abitudini. Auto con cambio automatico, freno a mano elettrico, assistenti di frenata e guida autonoma rendono la guida più semplice, ma anche più esigente in fatto di sicurezza personale. Una scarpa inadeguata resta un rischio, soprattutto in situazioni di emergenza.

Buon senso e responsabilità: le parole chiave

Guidare in ciabatte non è vietato dal Codice della Strada, ma resta una scelta rischiosa. La legge non ti multa “per le ciabatte”, ma per la perdita di controllo, la manovra imprudente, il comportamento pericoloso. I consigli di esperti, forze dell’ordine e professionisti sono chiari: meglio scegliere scarpe sicure, tenere sempre la massima attenzione e non rischiare per pigrizia o comodità.

La strada, d’estate o d’inverno, chiede sempre responsabilità. Il vero segreto? Scegliere ogni giorno la sicurezza come compagna di viaggio, a prescindere dal tipo di scarpa. Meglio un piccolo cambio prima di partire che una brutta sorpresa a metà strada. E, se proprio ci si trova a dover guidare in ciabatte, basta ricordarsi che la prudenza è l’unico “optional” davvero obbligatorio su ogni auto.


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Questo articolo è stato redatto basandosi su informazioni provenienti da fonti ufficiali e affidabili, garantendone l’accuratezza e l’attualità. Fonti consultate: Ministero delle Infrastrutture e dei TrasportiPolizia di StatoACIAltroconsumo.

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