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Quanto costa una risonanza magnetica: numeri e scelte possibili

Se vuoi sapere quanto pagherai per una risonanza magnetica, qui trovi dati reali, prezzi aggiornati e consigli pratici per risparmiare.
Sempre più spesso, arriva quel momento in cui il medico dice: “Le prescrivo una risonanza magnetica”. È uno degli esami più richiesti, ormai entrato nella routine della sanità italiana. Ma a quel punto la domanda arriva, puntuale: quanto si paga davvero per una risonanza magnetica? Si sente di tutto.
Chi racconta di averla fatta gratis, chi ha speso cifre importanti. E allora, per capire come stanno davvero le cose, è utile mettere ordine tra cifre, casi reali e possibilità diverse a disposizione di chi vive in Italia oggi.
Ecco il prezzo di una risonanza magnetica
Prezzi che cambiano da città a città (e spesso da settimana a settimana)
Partiamo dal dato più semplice: una risonanza magnetica in una clinica privata può costare tra 90 e 250 euro. Si tratta di una forbice ampia, perché ogni struttura ha il suo tariffario. Se poi c’è bisogno del mezzo di contrasto, la cifra può salire anche a 350-400 euro, specialmente nelle città più grandi e nei centri privati di alto livello.
Le città dove i prezzi sono più alti? Milano, Roma, Bologna, Firenze, Napoli: qui la domanda è alta, la concorrenza anche, ma spesso si paga di più per macchinari di ultima generazione, tempi rapidi e servizi “di lusso” come la refertazione in giornata o il comfort degli ambienti. In tante province e soprattutto nel Sud, invece, è più facile trovare risonanze anche a 70-80 euro (senza contrasto).
Perché i prezzi cambiano così tanto?
La verità è che non esiste una sola risposta. Il prezzo di una risonanza dipende da tantissimi fattori. Primo, la macchina: modelli più recenti e potenti danno immagini migliori, ma sono costosi da acquistare e mantenere. Poi conta se si tratta di una risonanza base o di un esame più complesso, se si fa in urgenza, se c’è bisogno di sedazione (magari per bambini piccoli o persone molto ansiose). E ovviamente pesa il nome della struttura: alcune cliniche private si fanno pagare anche per la reputazione e per i servizi accessori, dal parcheggio all’accoglienza.
Esame pubblico, esame privato: cosa cambia davvero
In Italia, grazie al Servizio Sanitario Nazionale, molti riescono ad accedere alla risonanza a costi davvero contenuti. Con la ricetta del medico e la prenotazione tramite ASL, si paga solo il ticket, che di solito parte da 36 euro e raramente supera i 70 euro. In alcuni casi – se si hanno esenzioni per reddito, invalidità, malattie croniche – la risonanza si fa gratis.
Il rovescio della medaglia, però, sono i tempi d’attesa: spesso lunghi, soprattutto nelle città più grandi e per esami non urgenti. Ed è proprio qui che il privato trova spazio: chi ha bisogno di fare in fretta, o vuole scegliere l’orario, spesso preferisce pagare qualcosa in più. In tanti casi, però, la differenza reale tra pubblico e privato sta tutta nella velocità.
Esistono aiuti, esenzioni o “strade” per non pagare?
Sì, esistono. Chi ha diritto a una esenzione per reddito, invalidità, gravidanza o particolari patologie croniche (malattie rare, oncologiche e simili), spesso può fare la risonanza senza pagare nulla. Altre volte alcune regioni prevedono campagne o convenzioni per abbattere i costi anche in privato, specie per i cittadini più fragili. Vale la pena chiedere sempre alla propria ASL o al medico: le normative cambiano, e qualche diritto in più può fare la differenza.
In urgenza ospedaliera, con il codice di priorità giusto, la risonanza magnetica viene spesso effettuata gratis anche a chi non ha esenzioni.
Conviene andare all’estero? La storia del turismo sanitario
Negli ultimi tempi si sente parlare di “turismo sanitario”: italiani che partono per l’Est Europa per farsi curare o per fare esami. Vale anche per la risonanza magnetica? In realtà, quasi mai. Certo, in alcuni Paesi (Ungheria, Croazia, Polonia) si trovano prezzi molto più bassi: si può arrivare a spendere tra i 40 e i 100 euro. Ma bisogna aggiungere viaggio, alloggio, il rischio di non avere referti in italiano e la difficoltà a tornare se serve un controllo o un secondo esame. E non sempre la tecnologia delle macchine è uguale a quella dei grandi centri italiani.
Nel resto dell’Europa occidentale, tra Francia, Germania e Svizzera, spesso i prezzi sono uguali o addirittura superiori rispetto all’Italia, soprattutto nelle strutture private. La vera differenza si trova solo nei Paesi con un costo della vita più basso – ma anche lì bisogna stare attenti a qualità e affidabilità.
Ma allora, quanto costa rispetto agli altri Paesi?
Guardando all’Europa, la risonanza magnetica in Italia è in fascia medio-bassa per costo, soprattutto se si considera la possibilità di farla con il ticket. In molti Paesi del Nord e dell’Ovest, i prezzi nel privato salgono facilmente oltre 400-500 euro. Solo nei Paesi dell’Est Europa si trova qualcosa a meno, ma – come detto – la qualità media è spesso inferiore.
In sintesi: in Italia, con il SSN, la risonanza costa poco e garantisce standard elevati. Chi sceglie il privato di solito lo fa per tempi rapidi e comodità, non tanto per risparmio.
Come capire se il prezzo che ti chiedono è “giusto”
La domanda vera, alla fine, è sempre questa: sto pagando il giusto o mi stanno fregando? Il modo migliore per saperlo è confrontare almeno due o tre preventivi nella tua zona. Chiedi sempre che il prezzo sia “tutto compreso” (mezzo di contrasto, referto urgente, CD delle immagini). Occhio alle offerte troppo basse, soprattutto online: se un prezzo sembra troppo bello per essere vero, di solito un motivo c’è.
Un altro trucco utile: informarsi sulla qualità della struttura, se è accreditata, se ha medici radiologi specializzati e se le macchine sono aggiornate. Meglio spendere 20 euro in più ma avere un referto chiaro e sicuro, piuttosto che risparmiare e poi dover rifare tutto da capo.
Chiedi sempre anche al tuo medico di famiglia: spesso conosce le realtà migliori (e più oneste) della zona.
Casi e domande frequenti
C’è chi ha fatto la risonanza in convenzione con una polizza assicurativa e non ha pagato nulla. Chi, invece, ha scelto il privato per non aspettare settimane. Qualcuno racconta di essere stato rimbalzato da una ASL all’altra e di aver scoperto solo alla fine che aveva diritto a un’esenzione. Altri ancora, magari dopo una visita specialistica privata, scoprono che la stessa struttura offre prezzi scontati ai pazienti già seguiti.
Ogni storia è diversa, ma il consiglio resta sempre lo stesso: informarsi, non fermarsi alla prima risposta e pretendere trasparenza.
Cosa ricordare prima di prenotare una risonanza magnetica
La verità è che il costo di una risonanza magnetica in Italia cambia a seconda di dove la fai, come la fai e con chi la fai. I prezzi vanno dai 36 euro del ticket fino ai 400 euro delle cliniche top private. Ma la qualità, spesso, è alta anche con il servizio pubblico, se si ha pazienza. Attenzione a chi promette troppo a poco prezzo, perché la salute non è una voce di bilancio.
Se hai dubbi, chiedi. Se hai un’esenzione, usala. Se hai urgenza, valuta il privato ma solo in strutture affidabili. E se ti propongono di andare all’estero, pesa bene pro e contro. Alla fine, quello che conta è la tua salute e la tranquillità di avere fatto una scelta informata.
Il consiglio? Prenditi sempre un minuto per chiedere un secondo parere, anche solo alla segretaria del centro. Meglio una domanda in più che un rimpianto dopo.
🔎 Contenuto Verificato ✔️
Questo articolo è stato redatto basandosi su informazioni provenienti da fonti ufficiali e affidabili, garantendone l’accuratezza e l’attualità. Fonti consultate: Wikipedia Risonanza magnetica, Money.it, RMNOnline, CupSolidale.

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