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Materassi: qual’è il migliore? La guida per scegliere senza sbagliare

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uomo con tatuaggi solleva materasso dalla base in legno

Il materasso giusto cambia il riposo e la salute. Una guida completa ai materiali, modelli e consigli per scegliere davvero quello perfetto.

Parlare di materassi oggi significa affrontare un argomento che va ben oltre la semplice scelta tra “molle o memory foam”. Non basta più sfogliare un catalogo e lasciarsi convincere dal materasso più costoso o da quello che sembra “più morbido”. Chiunque abbia passato notti insonni sa bene che la vera domanda non è tanto “quale comprare?”, ma piuttosto “quale materasso è davvero adatto a me, alla mia schiena, al mio modo di dormire?”.

Perché sì, i materassi si sono trasformati. Un tempo c’era la lana, qualche molla che dopo anni iniziava a cigolare e poco altro. Oggi parliamo di memory foam, lattice, ibridi, molle insacchettate di ultima generazione, rivestimenti antibatterici e persino inserti termoregolanti. Il problema è che questa abbondanza di scelta confonde. E spesso porta a spendere troppo per modelli che non sono affatto adatti.

Il “migliore” non è il più caro, ma quello che riesce a fare una cosa molto semplice (e allo stesso tempo fondamentale): farci alzare la mattina senza dolori, con la sensazione di aver davvero riposato.

Il concetto di “migliore”: è diverso per ciascuno

Non esiste un unico materasso “perfetto”. L’errore che fanno in tanti è pensare che il materasso “migliore” sia uguale per tutti. Non lo è. Il materasso migliore per te potrebbe essere pessimo per un altro.

Un materasso deve sostenere la colonna vertebrale in modo che resti in posizione naturale, senza piegarsi né troppo né troppo poco. Facile a dirsi, ma significa trovare quell’equilibrio tra rigidità e accoglienza che cambia in base al peso, alla statura e persino a come si dorme.

Chi dorme sul fianco, per esempio, ha bisogno di un materasso che ceda in punti strategici come spalle e anche. Chi dorme a pancia in giù, invece, deve evitare materassi troppo morbidi, altrimenti la schiena si inarca. Chi dorme sulla schiena, infine, cerca il compromesso: un sostegno che non faccia affondare troppo la zona lombare.

Poi c’è il fattore salute. Un materasso sbagliato può accentuare problemi alla schiena, mal di testa, dolori cervicali. Uno giusto, al contrario, può diventare quasi “terapeutico”.

Cosa c’è dentro un materasso oggi

Negli ultimi vent’anni il materasso è diventato un oggetto “tecnologico”. Non parliamo più solo di molle. Ci sono memory foam, lattice, ibridi, molle insacchettate e, per chi vuole un approccio naturale, materassi in fibra di cocco o materiali ecologici.

Memory foam: il più pubblicizzato

Il memory foam è il materiale che ha cambiato il mercato. Nato dalla ricerca aerospaziale, è diventato un fenomeno commerciale. Il motivo? Si adatta al corpo, distribuendo il peso e “abbracciando” la schiena. Riduce i punti di pressione, il che vuol dire meno dolori a spalle, anche e ginocchia.

Non è perfetto: trattiene il calore. Chi soffre il caldo lo sente “pesante”. Ma ci sono memory di ultima generazione, come quelli con strati in gel o schiume “open cell” che lasciano respirare meglio il materasso.

Un esempio concreto? Il Tempur Original Elite è uno dei modelli di fascia alta più noti: caro, sì, ma per chi cerca l’esperienza completa del memory è un riferimento. In Italia, marchi come PerDormire e Baldiflex hanno soluzioni memory di ottimo livello a prezzi più accessibili.

Molle insacchettate: freschezza e sostegno

Il materasso a molle è tornato di moda, ma in versione “insacchettata”. Ogni molla è in un sacchetto, lavora in modo indipendente e regala un sostegno personalizzato.

La differenza con i vecchi modelli? Non cigola, non fa “effetto trampolino” e, soprattutto, fa circolare l’aria. È il preferito di chi soffre il caldo e di chi cambia spesso posizione.

Modelli come il Simmons Beautyrest sono considerati tra i migliori del settore. In Italia, Dorelan Nube è un materasso a molle insacchettate che ha ricevuto ottime recensioni, perché combina supporto e comfort senza sacrificare la freschezza.

Lattice: il naturale che resiste

Il lattice (meglio se naturale) è morbido, elastico e – cosa importante – anallergico. Resiste ad acari e batteri ed è quindi una scelta top per chi soffre di allergie.

È pesante, difficile da spostare, ma un buon materasso in lattice naturale dura anche 10 anni. Tra i più noti in Italia c’è il Eminflex Naturity, che abbina lattice e rivestimenti traspiranti.

Ibridi: il compromesso perfetto?

Gli ibridi sono i più “moderni”: combinano molle insacchettate e memory (o lattice). Così offrono il sostegno delle molle e l’accoglienza del memory. Costano di più, ma molti li considerano il top.

Il Emma Hybrid Premium è tra i più venduti online: ha recensioni altissime e 100 notti di prova. È un esempio di come le aziende stiano puntando su questa combinazione.

Come scegliere in base al corpo e alle abitudini

Scegliere un materasso è davvero come farsi cucire un vestito su misura: se non è fatto per te, lo senti subito. Non è solo una questione di gusto o di “quanto è morbido”, ma di trovare l’assetto che sostiene davvero il tuo corpo per ore e ore, ogni notte.

Chi dorme di lato, ad esempio, ha bisogno di un materasso che “ceda” un po’ sotto la spalla e l’anca. Se è troppo duro, la pressione in quei punti diventa fastidiosa e alla lunga può causare dolori o formicolii. Chi dorme a pancia in giù, invece, deve fare attenzione opposta: un materasso troppo morbido fa “inclinare” la schiena, creando un arco innaturale. Per loro serve più rigidità, un supporto che mantenga la colonna dritta. Chi dorme sulla schiena è nel mezzo: non vuole sprofondare, ma neppure sentirsi sdraiato su un tavolato.

E poi c’è il peso. Un materasso reagisce diversamente a una persona da 50 chili e a una da 90. Chi è più leggero tende a “galleggiare”, chi è più pesante ha bisogno di materiali solidi che non cedano troppo presto. Spesso chi ha una corporatura robusta trova conforto in modelli a molle o ibridi, perché offrono struttura e sostegno. Chi è leggero, invece, può apprezzare memory o lattice, che avvolgono senza far affondare.

E per chi soffre di allergie? Qui il discorso cambia ancora. Serve un materasso che non diventi un “rifugio” per polvere e acari. I modelli in lattice naturale sono una soluzione ottima, così come quelli con rivestimenti sfoderabili, lavabili ad alte temperature. Non è solo una questione di pulizia, ma di salute quotidiana.

Gli esperti che cosa dicono davvero

Gli ortopedici ripetono sempre la stessa cosa: non esiste un materasso perfetto per tutti. Può sembrare banale, ma è la chiave.

Un materasso troppo duro può sembrare “salutare” a prima vista, ma dopo qualche settimana arrivano i dolori alle spalle e ai fianchi. Uno troppo morbido, al contrario, fa “collassare” la colonna vertebrale: ci si sveglia con la schiena a pezzi, anche se la sera prima sembrava comodo.

Ecco perché i medici insistono su una cosa semplice: provare, provare e ancora provare. Non bastano due minuti in negozio, sdraiati con la giacca. Gli esperti consigliano almeno 10-15 minuti per ogni posizione di sonno: di lato, a pancia in giù, sulla schiena. Solo così si capisce se quel materasso “funziona” per il proprio corpo.

Molti brand hanno colto il punto e offrono periodi di prova a casa. Alcuni, come Emma, lasciano 100 notti per capire se il materasso è giusto. E se non lo è, lo ritirano. È una garanzia che fa la differenza, perché solo dopo settimane di sonno reale si scopre se il modello scelto è l’alleato giusto o un errore costoso.

Il valore dei produttori italiani (e non solo)

L’Italia, in questo campo, è un piccolo gigante. Marchi come Dorelan, PerDormire, Baldiflex o Eminflex non sono solo nomi noti: sono aziende che hanno costruito la loro reputazione su artigianalità e cura dei materiali. Non si limitano a produrre in serie: investono in ricerca, scelgono schiume certificate, controllano ogni dettaglio.

Questa attenzione fa sì che un materasso italiano di buona qualità duri a lungo, ma soprattutto sia pensato davvero per chi lo userà. Ci sono anche produttori esteri di altissimo livello: Tempur, sinonimo di memory foam, resta un riferimento globale. Emma, regina dell’online, ha portato il concetto di “materasso-in-scatola” in milioni di case. Simmons è da sempre una garanzia per le molle insacchettate.

Ma tra Italia e estero la regola è la stessa: guardare le certificazioni. Sigle come Oeko-Tex o CertiPUR non sono pubblicità: significano che i materiali sono sicuri, privi di sostanze nocive e progettati per durare.

Come capire se è davvero un materasso di qualità

Un materasso di qualità si sente. Letteralmente.

I memory e i lattice di fascia alta hanno una densità maggiore: non si “sbriciolano” dopo pochi anni, non si deformano, e mantengono il supporto costante. È la differenza tra un materasso che “tiene” e uno che diventa una conca dopo sei mesi.

C’è poi la garanzia: un produttore serio sa quanto dura il suo materasso e non ha paura di metterlo nero su bianco. Un materasso buono dura 8-10 anni. Se la garanzia è solo di due anni, è un segnale.

E infine i dettagli. Le cuciture robuste che non cedono, la zip solida che non si rompe al primo lavaggio, la possibilità di sfoderarlo e lavarlo senza problemi. Sembrano cose piccole, ma chi ha mai avuto un materasso che non si può lavare sa che non è solo una questione di praticità: è igiene, salute, comfort.

Comprare online o in negozio?

Qui la risposta dipende molto dal tipo di persona che sei.

Il negozio ha il vantaggio di far provare il materasso subito: ci si stende, si sente la consistenza, si parla con un venditore che (a volte) sa consigliare. L’online offre prezzi più bassi, una scelta infinita e la comodità di ricevere tutto a casa.

Oggi molti brand mescolano i due mondi: vendono online ma offrono mesi di prova. Se non va bene, ritirano il materasso. Emma, per esempio, ti lascia 100 notti. Baldiflex e PerDormire hanno iniziato a fare lo stesso.

La verità è che nessuno sceglie davvero un materasso in 5 minuti, sdraiandosi in giacca e cravatta in un negozio. Ci vuole tempo. Ci vuole dormirci sopra.

Uno sguardo finale: come non sbagliare

Comprare un materasso non è come prendere una sedia o un tavolo. È un acquisto che incide sulla salute, sull’umore e persino sulla giornata successiva.

Non esiste il “materasso migliore” in assoluto, quello che sta bene a tutti. Esiste il materasso migliore per te. Quello che fa sparire quel dolore alla schiena che ti tormentava, quello che ti fa svegliare senza mal di testa, quello che ti fa dire: “Finalmente ho dormito bene”.

Per trovarlo bisogna ascoltare il proprio corpo, leggere, chiedere, provare, pretendere trasparenza e serietà. Perché un materasso non è solo un oggetto: è il posto dove passerai un terzo della tua vita.

E quando scegli quello giusto, tutto – dal risveglio al modo in cui affronti la giornata – cambia.


🔎​ Contenuto Verificato ✔️

Questo articolo è stato redatto basandosi su informazioni provenienti da fonti ufficiali e affidabili, garantendone l’accuratezza e l’attualità. Fonti consultate: DorelanPerDormireEmma MaterassoTempurBaldiflexSimmonsEminflex.

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