Dove...?
Marina di Camerota dove si trova e come arrivarci facilmente

Marina di Camerota si trova nel sud della Campania, in provincia di Salerno, sulla costa tirrenica del Cilento, all’interno del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. È la frazione marina del comune di Camerota, affacciata tra Capo Palinuro e l’imbocco del Golfo di Policastro, con un porticciolo turistico, un centro storico compatto e una costa di falesie calcaree, grotte e calette. Per orientare subito la mappa mentale: è Cilento costiero, dunque Italia meridionale, regione Campania, versante tirrenico. In termini pratici, significa macchia mediterranea, sentieri panoramici, mare turchese e tutela ambientale che ne governa l’identità.
Raggiungerla è semplice: in auto si percorre l’A2 del Mediterraneo fino alla SS18 Variante Cilentana, con uscita consigliata Poderia, poi SR 562 verso la costa; in treno si scende alla stazione Centola–Palinuro–Marina di Camerota, circa 15–16 chilometri dal lungomare, con bus e taxi per l’ultimo tratto; l’aeroporto di riferimento è Napoli Capodichino, a circa 170–190 chilometri in base all’itinerario. Per avere subito un riferimento di scala: Marina di Camerota dista circa 130 chilometri da Salerno e 190 da Napoli, un margine utile per pianificare tempi e cambi.
Coordinate e contesto: Cilento, Salerno, Tirreno
La localizzazione è chiara e non lascia equivoci: Marina di Camerota è nel cuore della Costa del Cilento, lungo una fascia di litorale che alterna promontori bianchi, insenature e spiagge sabbiose. Alle spalle, il profilo del Monte Bulgheria protegge il territorio e disegna un orizzonte collinare che scende verso il mare; davanti, il Mar Tirreno apre uno scenario di baie riparate e acque spesso trasparenti. Il paese appartiene amministrativamente al comune di Camerota e ne è la frazione più popolosa, ma culturalmente è una cerniera tra il mondo marinaro e quello dell’entroterra: lo dimostrano i legami quotidiani con Camerota capoluogo, Lentiscosa e Licusati, paesi “madre” che ne completano l’identità.
Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni dà il perimetro ambientale e istituzionale in cui leggere la posizione. Non è un dettaglio secondario: essere dentro un’area protetta significa regole di fruizione, standard di tutela e un approccio al turismo segnato da pratiche sostenibili. La costa tra Palinuro e Marina di Camerota ospita inoltre l’Area Marina Protetta Costa degli Infreschi e della Masseta, uno scrigno di grotte, falesie, praterie di Posidonia oceanica e piccole spiagge raggiungibili a piedi o in barca. Questo doppio livello di protezione, terrestre e marino, spiega con precisione dove si colloca Marina di Camerota e perché la sua posizione determina paesaggio, servizi e regole.
Il tessuto urbano sul mare mantiene dimensioni umane. Il porto è la soglia d’ingresso più riconoscibile, la via Bolivar taglia il centro come spina dorsale di negozi e ristoranti, il lungomare accompagna verso Lentiscelle con una passeggiata piana. Il centro storico è raccolto, fatto di vicoli in lieve pendenza, case basse e chiese minute: una morfologia coerente con i borghi marinari del Sud, dove tutto è raggiungibile a piedi e la vita quotidiana scorre tra il mercato del pesce, il caffè in piazza e gli imbarchi per le escursioni.
Come arrivare: strada, treno, aereo
L’accesso stradale è lineare. Da nord si scende con l’A2 del Mediterraneo fino agli svincoli di Eboli o Battipaglia, quindi si imbocca la SS18 Variante Cilentana in direzione sud. L’uscita più comoda è Poderia: da qui la SR 562 (ex SS 562 del Golfo di Policastro) porta verso la costa con un tracciato panoramico che attraversa macchia, valloni e terrazzi di ulivi. È una strada scenica e al tempo stesso funzionale, ma come tutte le provinciali costiere può essere soggetta a lavori o chiusure temporanee per condizioni meteo: controllare gli aggiornamenti prima di partire è una buona abitudine, soprattutto in alta stagione. Da Salerno il tempo di guida medio oscilla intorno alle due ore e mezza, da Napoli si può superare di poco le tre ore, con variazioni legate a traffico e periodo.
Il treno è spesso la scelta più razionale per chi viaggia leggero. La stazione di riferimento è Centola–Palinuro–Marina di Camerota, lungo la linea tirrenica Battipaglia–Reggio Calabria. Dalla stazione, situata in località San Severino, si raggiunge il mare con autolinee locali o taxi, mettendo in conto 20–30 minuti di trasferimento. I collegamenti diretti da Napoli e Salerno sono regolari nell’arco della giornata grazie ai regional e agli Intercity. In estate, quando la domanda cresce e le calette più note attirano numeri importanti, conviene pianificare l’ultimo miglio con l’orario dei bus o con un transfer prenotato, così da ridurre attese e incertezze.
Per chi vola, lo scalo da considerare è Napoli Capodichino (NAP). Dagli arrivi si raggiunge la Stazione Centrale in navetta, quindi si prosegue in treno verso Salerno e Centola oppure si noleggia un’auto in direzione Cilentana. La distanza via strada è nell’ordine dei 170–190 chilometri, a seconda del tracciato. In alternativa, Salerno Costa d’Amalfi offre movimenti stagionali e un accesso immediato alla SS18, soluzione interessante quando orari e budget coincidono. A prescindere dal mezzo, il punto geografico è sempre lo stesso: estremo sud della provincia di Salerno, costa cilentana, verso il Golfo di Policastro.
Orientarsi in paese: porto, centro, lungomare
Una volta arrivati, l’orientamento è intuitivo. Il porto concentra i servizi legati al mare, dalle escursioni lungo l’Area Marina Protetta ai piccoli noleggi per la giornata. Via Bolivar è l’asse commerciale e gastronomico, con botteghe di prodotti cilentani, pescherie, bar e ristoranti che si affacciano su slarghi e piazzette. Il lungomare si distende verso Lentiscelle, con stabilimenti, spiagge attrezzate e tratti liberi. I parcheggi sono disposti alle spalle del porto e lungo gli accessi principali; in alta stagione è prudente arrivare con anticipo o scegliere strutture ricettive dotate di stallo. Tutto resta a portata di passo, in una scala urbana che rende poco necessario l’uso dell’auto all’interno del paese.
Distanze chiave e tempi realistici
Per capire davvero dove si trova Marina di Camerota nel quadro campano, servono distanze e tempi. Salerno è a circa 130 chilometri lungo la Cilentana, di norma sotto le tre ore in auto quando il traffico è regolare. Napoli dista circa 190 chilometri, una forchetta che si traduce spesso in tre ore o poco più al volante, variabile con il periodo. Palinuro si trova otto chilometri più a nord, un quarto d’ora scarso di strada costiera in condizioni ordinarie. Camerota capoluogo è 5–6 chilometri nell’entroterra, su strada collinare breve ma tortuosa. Sapri, porta della Basilicata tirrenica e snodo verso il Golfo di Policastro, è raggiungibile in 40–50 minuti d’auto scendendo verso sud-est.
La stazione di Centola–Palinuro–Marina di Camerota resta un riferimento fisso a 15–16 chilometri dal porto; in estate alcune strutture e operatori organizzano navette per i propri ospiti, una soluzione che alleggerisce i parcheggi del centro. Per chi arriva da Roma, la combinazione più comune è treno per Salerno e prosecuzione con Intercity o Regionale fino a Centola, quindi bus o taxi. Per chi parte dal Nord Italia, in auto conviene spezzare il viaggio con una tappa, mentre in treno l’opzione è quasi sempre Alta Velocità fino a Salerno e cambio. Questi numeri spiegano la logistica e aiutano a dare sostanza alla posizione: Cilento meridionale, Campania, Tirreno.
I tempi di percorrenza sulla SR 562 del Mingardo sono influenzati dalla stagionalità e dalla morfologia. La strada è scorrevole ma attraversa tratti sensibili a vento e piogge; può capitare che interventi di manutenzione o riduzioni di carreggiata rendano necessario qualche minuto in più. Nulla che cambi la facilità d’accesso del paese, ma un promemoria utile per impostare il navigatore senza fretta, soprattutto se si hanno prenotazioni per le uscite in barca o orari da incastrare con i trasporti pubblici.
Perché la posizione conta: natura, aree protette, mare
Dire dove si trova Marina di Camerota significa anche capirne le conseguenze ambientali. La presenza dell’Area Marina Protetta Costa degli Infreschi e della Masseta custodisce habitat delicati e incanala l’offerta verso escursioni consapevoli, snorkeling guidato, pesca turismo e balneazione in calette raggiungibili via sentiero o dal mare. La Posidonia oceanica forma praterie che ossigenano l’acqua e stabilizzano i fondali; quando si accumula a riva, la si nota in cumuli naturali che proteggono la spiaggia: non è rifiuto, ma ciclo vitale del Mediterraneo. La costa è un manuale di geologia: grotte carsiche scavate nella roccia calcarea, archi naturali, falesie che cambiano colore lungo il giorno, spiagge minute tra cui Cala Bianca, Porto Infreschi, Calanca, Lentiscelle, Troncone. Molte di queste sono state riconosciute con la Bandiera Blu in diverse edizioni, segnale di qualità ambientale e servizi.
L’entroterra, a pochi minuti di guida, completa la carta d’identità geografica. Il Monte Bulgheria offre sentieri e belvedere sul Tirreno; i paesi di Camerota, Lentiscosa e Licusati rivelano l’anima cilentana di questa costa, con uliveti secolari, muretti a secco, piccoli orti e un lessico gastronomico che incrocia mare ed entroterra. La posizione nel Parco Nazionale significa anche centri visita, percorsi segnalati, regole per la frequentazione e l’uso dei sentieri: un ecosistema amministrato che ha nella sostenibilità il proprio baricentro. Per il visitatore questo si traduce in acqua pulita, monitoraggi costanti, accessi contingentati in alcuni periodi e una rete di operatori locali formati sul turismo lento.
Il patrimonio archeologico aggiunge un tassello all’identikit territoriale. Le grotte costiere — tra cui Grotta della Cala e Grotta della Serratura — hanno restituito tracce che vanno dal Paleolitico al Mesolitico, con reperti che raccontano frequentazioni umane in un arco temporale di millenni. Qui il dove non è solo carta geografica: è stratificazione di storia, in cui la roccia diventa archivio. Il MUVIP – Museo Virtuale del Paleolitico, nei pressi del porto, offre una lettura accessibile di questi temi con strumenti multimediali, utile per comprendere come territorio e tempo si intreccino.
Quando andare: stagioni, condizioni e luce migliore
La posizione mediterranea regala un calendario di fruizione ampio. Maggio–giugno e settembre–ottobre sono i mesi più adatti a chi cerca mare limpido, temperature miti e spiagge vivibili: la luce radente esalta i contrasti della roccia e il mare ha una stabilità ideale per uscite in barca e snorkeling. Luglio e agosto segnano l’alta stagione, con servizi al completo e un’agenda di eventi più fitta; per calette iconiche come Porto Infreschi o Cala Bianca conviene prenotare l’escursione o partire nelle prime ore della mattina. Inverno e inizio primavera raccontano un’altra Marina di Camerota: giornate azzurre alternate a passaggi ventosi, pescherecci all’opera, ritmi che privilegiano cammini e osservazione del paesaggio.
Le condizioni del mare seguono il copione tirrenico. Le mattine spesso offrono acqua più ferma, perfetta per raggiungere le calette meno esposte; il maestrale del pomeriggio può increspare la superficie e rendere le uscite in barca più dinamiche. Chi programma attività in mare deve valutare con attenzione avvisi meteo e limitazioni legate all’Area Marina Protetta, così da rispettare i corridoi di navigazione e le zone a maggior tutela. L’orientamento della costa offre comunque ripari naturali: conoscere la geografia locale aiuta a scegliere la spiaggia giusta in base al vento.
Servizi, informazioni pratiche e consigli affidabili
La scala del paese garantisce servizi essenziali a ridosso del mare: guardia medica turistica nei mesi estivi, farmacie, mercato del pesce, noleggi per attrezzatura da snorkeling e SUP, imbarcazioni con e senza conducente (laddove consentito), scuole sub e guide ambientali. Il porto turistico concentra gli imbarchi per l’Area Marina Protetta; gli operatori seri illustrano regole, durata delle soste, modalità di approdo nelle baie e comportamento con la posidonia in costa. La ricettività spazia da piccoli alberghi e B&B a case vacanza e campeggi; in alta stagione è prudente prenotare con anticipo, mentre nelle mezze stagioni è più facile trovare disponibilità e tariffe favorevoli.
Il parcheggio è il tema pratico da considerare a luglio e agosto. Le aree alle spalle del porto e lungo gli accessi principali si riempiono presto: arrivare mattino o nel tardo pomeriggio riduce l’attesa. Chi preferisce lasciare l’auto ferma può contare su una mobilità interna breve, su bus che collegano le frazioni e sul taxi per esigenze puntuali. Per camminatori e fotografi, i sentieri tra Marina, Camerota, Lentiscosa e Capo Palinuro offrono belvedere a quota bassa e croci di rotta per rientrare in paese senza ripetere gli stessi passaggi.
La fruizione responsabile è parte della qualità del luogo. Le spiagge del Cilento vivono della loro fragilità: rispettare i sentieri segnalati, non calpestare dune e posidonia, evitare plastici monouso, ridurre rumori e musica in calette strette è un favore a chi viene dopo. Lungo la costa, boe e corridori regolano il transito; entrare a motore spento nelle baie indicate, ancorare dove consentito e ridurre la velocità vicino riva sono pratiche che preservano sicurezza e trasparenza dell’acqua.
Una mappa chiara per un viaggio semplice
Il quadro, a questo punto, è completo nella sua essenzialità. Marina di Camerota è nel Cilento, in provincia di Salerno, affacciata sul Tirreno tra Capo Palinuro e il Golfo di Policastro, dentro un sistema di tutele che ne guida l’identità. L’accessibilità passa per l’A2 e la Cilentana con uscita Poderia, per il treno fino a Centola–Palinuro–Marina di Camerota e per l’aereo su Napoli con prosecuzione su rotaia o su strada. Le distanze da Salerno e Napoli danno la scala, la morfologia del territorio spiega i vantaggi della sua posizione: mare pulito, calette protette, sentieri con vista e servizi calibrati su un turismo che privilegia tempi veri e attenzione all’ambiente.
Chi apre la cartina o imposta il navigatore trova risposte coerenti: Costa del Cilento, Campania meridionale, Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Area Marina Protetta Costa degli Infreschi e della Masseta. Le parole cambiano, la localizzazione resta la stessa. In un’Italia che a volte confonde le definizioni, qui la geografia è univoca: paese marinaro affacciato sul Tirreno, provincia di Salerno, a un passo da Palinuro e dentro uno dei tratti di costa più tutelati e identitari del Mezzogiorno. La bussola è stabile, il viaggio è lineare, l’esperienza si costruisce con scelte informate e tempi giusti. E tutto parte da una certezza semplice: Marina di Camerota si trova qui, nel Cilento costiero, dove la mappa e la realtà coincidono.
🔎 Contenuto Verificato ✔️
Questo articolo è stato redatto basandosi su informazioni provenienti da fonti ufficiali e affidabili, garantendone l’accuratezza e l’attualità. Fonti consultate: Parco Nazionale del Cilento, Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica, CNR, inCamerota, Regione Campania, Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.

Chi...?Chi è Maria Grazia Chiuri, nuova direttrice creativa di Fendi
Domande da fareBuone notizie per Michael Schumacher? Un segno di speranza
Perché...?Perché hanno ricattato Jolanda Renga? Che è successo davvero
Quanto...?Quanto vale il + nei voti? Finalmente una curiosità svelata
Che...?Ponte sullo Stretto, visto negato: che cosa succede ora?
Domande da fareL’Italia va ai mondiali se… Ecco le possibili combinazioni
Chi...?Chi ha vinto le elezioni in Toscana? Ecco il risultato finale
Come...?Capo Verde ai Mondiali: com’è nato questo miracolo sportivo












