Domande da fare
Dragon Ball Sparking Zero DLC: quali saranno le novità?

Bandai Namco e Spike Chunsoft continueranno a sostenere DRAGON BALL: Sparking! ZERO nel 2026 con nuovi contenuti scaricabili, dopo un 2025 che ha visto l’uscita di aggiornamenti importanti e un’espansione sostanziosa del roster. Il messaggio è chiaro: l’ecosistema DLC non si ferma, e l’orizzonte temporale del prossimo anno è già fissato per nuove informazioni ufficiali, mentre la community sta ancora metabolizzando le novità arrivate a fine settembre. In testa alle uscite recenti c’è il Dragon Ball DAIMA: Character Pack 2, disponibile in early access dal 21 settembre e acquistabile singolarmente dal 24 settembre, con sei nuovi lottatori, una nuova arena e modifiche di gameplay che toccano il bilanciamento competitivo.
Che cosa c’è oggi sul piatto, quando arrivano i prossimi dettagli e perché questi DLC contano per chi gioca in Italia? Oggi il gioco è stabilmente aggiornato su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC (Steam); una versione per Nintendo Switch è in sviluppo. Il pacchetto DAIMA: Character Pack 2 amplia il cast e porta con sé interventi sul sistema che incidono direttamente sulle modalità più giocate, dal DP Battle ai tornei online, mentre i canali ufficiali hanno già preannunciato nuove comunicazioni nel 2026. In termini pratici, significa un secondo anno di supporto con possibili ulteriori personaggi e contenuti, oltre al consolidamento dell’esperienza su più piattaforme.
Roadmap 2025–2026: quadro aggiornato e linee guida per orientarsi
Il 2025 ha segnato la maturità post-lancio di Sparking! ZERO. Nella prima parte dell’anno Bandai Namco ha scandito un calendario di aggiornamenti con pacchetti personaggio e patch “quality of life”, fino al capitolo più recente, DAIMA: Character Pack 2, che ha confermato la strategia di legare i DLC alle produzioni anime in corso. La roadmap attuale ruota intorno a quattro direttrici: nuovi lottatori legati a Dragon Ball DAIMA e ad altri archi narrativi; aggiornamenti di sistema per riequilibrare mosse, trasformazioni e tempi di risposta; ampliamento degli stage con arene inedite; allineamento multipiattaforma per far crescere la base utenti.
Il passo successivo riguarda il 2026, con un’aspettativa concreta di nuove rivelazioni a inizio anno. Non ci sono elenchi ufficiali di futuri combattenti, ma la comunicazione più recente ha sottolineato che il ciclo di DLC non è terminato, lasciando intendere l’arrivo di altri Character Pack. Per i lettori italiani la traduzione operativa è semplice: chi gioca su console e PC può già pianificare acquisti e aggiornamenti del roster in funzione delle edizioni disponibili e dei pass che assicurano l’accesso anticipato; chi aspetta la versione Nintendo può contare su un’uscita dedicata, con l’impegno di portare anche su quella piattaforma i contenuti stagionali.
DAIMA: Character Pack 2 — contenuti, date e perché pesa davvero
Il DAIMA: Character Pack 2 è la prima voce da conoscere per chi cerca “dragon ball sparking zero dlc” con l’intento di capire se valga la pena rientrare nel gioco oppure fare il salto di qualità in competitivo. Il pacchetto introduce sei combattenti tratti dalla nuova serie Dragon Ball DAIMA: Goku (Mini), Super Saiyan 4, Goku (DAIMA), Super Saiyan 4, Vegeta (DAIMA), Super Saiyan 3, Majin Duu, Third Eye Gomah e Giant Gomah. La selezione non è un semplice ritocco cosmetico: si tratta di personaggi con kit distinti, capaci di spostare gli equilibri nelle fasi di neutral, nel gioco aereo e nelle conversioni a muro, grazie a stringhe più elastiche e a trasformazioni ad alto impatto scenico.
Accanto ai personaggi arriva la nuova arena First Demon World, che modifica davvero il modo di stare in campo: geometrie, altezze e ostacoli ridisegnano i percorsi di pressione e i margini di fuga, con conseguenze su vantaggi e svantaggi matchup-specific. A corredo, la patch di settembre interviene su bilanciamento e QoL, limando danni e frame delle mosse più controverse, migliorando stabilità online e correggendo comportamenti della IA ai livelli più elevati. Per i giocatori italiani questo significa due cose: allenarsi in sala prove su stage e trasformazioni nuove è oggi una priorità; e aggiornare la propria pool di personaggi conviene subito, perché i meta locali e online si stanno già riallineando a queste novità.
Date e disponibilità: come ottenere il DLC nel modo più conveniente
Il DAIMA: Character Pack 2 è disponibile in early access dal 21 settembre per chi possiede le edizioni con pass inclusi, ed è acquistabile singolarmente dal 24 settembre per tutti gli altri. Chi ha scelto Deluxe, Ultimate o Premium Edition, oppure il Season Pass che copre DLC 1–3 e contenuti extra, ha già potuto provarlo nelle prime 72 ore utili; chi preferisce l’acquisto stand-alone trova il pacchetto su PlayStation Store, Xbox Store e Steam. Questa impostazione “ibrida” è diventata la prassi per Sparking! ZERO: i pass restano la via più lineare per chi sa di voler restare agganciato al flusso dei contenuti, mentre i giocatori occasionali possono selezionare solo ciò che interessa davvero.
Perché questo DLC incide sul meta
La forza del pacchetto non sta solo nei nomi, ma nel ruolo che i nuovi arrivi ricoprono in DP Battle, la modalità che costringe a “spendere” punti per costruire squadre. Inserire 2–3 DP efficaci è la leva con cui si battono i “mostri sacri” ad alto costo senza snaturare il gameplan. Goku e Vegeta DAIMA portano burst e varianti di gioco verticale che aprono route di combo prima rarissime; Majin Duu lavora come corpo solido con pressione semplice ma conversioni affidabili; i Gomah occupano nicchie tattiche preziose. In un ecosistema così ampio, la densità di opzioni “budget” è ciò che rende il meta più profondo e meno dipendente da quattro o cinque soluzioni dominanti.
Oltre 180 oggi, oltre 200 domani: come cambia un roster gigante
Allo stato attuale, Sparking! ZERO supera le 180 unità giocabili e ha raggiunto nel 2025 il traguardo simbolico dell’anniversario “Over 200 Characters” come orizzonte dichiarato. Questo ritmo di crescita ha un impatto su due piani. Sul fronte collezionistico, l’esperienza è appagante: varianti di Goku e Vegeta, fusioni, forme alternative e personaggi che arrivano da archi narrativi diversi compongono un’enciclopedia interattiva della saga. Sul fronte competitivo, il numero di scelte impone un bilanciamento vivo, fatto di piccoli interventi continui che aggiornano valori di start-up, recovery e danno in base a ciò che accade nei tornei e nelle classifiche online.
Chi gioca in Italia se ne accorge al primo lobby match: una rotazione più ampia di pick, meno mirroring e matchup nuovi da studiare ogni settimana. La nuova arena introdotta a settembre, con i suoi dislivelli, interagisce con mosse ad ampio raggio e con le super a inseguimento, rendendo praticabili set-up situazionali che prima richiedevano condizioni ideali. Per capirlo davvero serve qualche ora in modalità training, provando spacing, cancelli e rise contro personaggi rapidi o con proiettili multi-hit. È qui che un roster “da record” diventa valore aggiunto e, insieme, sfida quotidiana: non basta conoscere i top 10, bisogna preparare contromosse per ondate sempre nuove di counter-pick.
Chi potrebbe arrivare: ipotesi credibili e priorità mancanti
Quando si parla di prossimi DLC di Dragon Ball Sparking Zero, il terreno della speculazione ragionata è inevitabile ma utile, se ancorato a ciò che manca. Dalla sfera GT spiccano assenze pesanti come Super 17 e General Rilldo, che introdurrebbero archetipi a base di zoning, assorbimenti e set-up a distanza, trasformando il neutral su molte arene. Dal Dragon Ball “classico” i profili di Piccolo Daimaō e Tao Pai Pai si prestano perfettamente a riempire il segmento 2–3 DP, con mosse iconiche e una fisicità diversa dal cast dominante, ideale per core “economici” ma efficaci.
Il capitolo film ha accolto la maggior parte dei villain principali, ma i comprimari sono un serbatoio naturale per un pacchetto a tema: nomi come Zangya e Android 14 porterebbero movenze e hitbox inedite, utili per allargare ulteriormente la mappa degli archetipi. Pikkon (Paikuhan) resta uno dei desideri più vocali in community, mentre Champa completerebbe porzioni importanti dell’universo Super. Nulla di tutto questo è ufficiale, ma sono ipotesi coerenti con il percorso seguito finora: completare fili narrativi aperti, offrire nuovi tasselli a basso/medio DP e mantenere viva la circolazione di strategie nell’area mid-tier.
Una considerazione pratica pesa su tutte: ogni inserimento “ragionato” rende meno prevedibili i tornei. Se a gennaio 2026 arrivasse la conferma di uno di questi nomi, i meta locali italiani cambierebbero faccia in poche settimane. Team budget basati su 2–3 DP d’impatto troverebbero nuovi assi, mentre i team ad alto DP dovrebbero ricalibrare priorità e coperture difensive per non regalare spazio ai counter-pick. È anche per questo che la scritta “to be continued” sul finale dell’ultimo grande trailer non è un vezzo: semina aspettative su pacchetti concreti, non su semplici skin.
Edizioni, Season Pass e piattaforme: come non perdersi nulla
Uno degli snodi più richiesti dai lettori riguarda edizioni e pass. Deluxe, Ultimate e Premium Edition includono il Season Pass che copre i DLC principali e i relativi bonus, e in genere danno accesso anticipato di 72 ore ai pacchetti in uscita. Per chi entra ora nell’ecosistema, è il modo più semplice per assicurarsi continuità e convenienza. In alternativa, ogni Character Pack si può acquistare separatamente su PS Store, Xbox Store e Steam, utile per chi segue il gioco in modo più episodico o è interessato solo a determinati archi narrativi.
Capitolo piattaforme: su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC il flusso dei contenuti è allineato e le patch arrivano in simultanea o con scarti minimi. La versione per Nintendo Switch è in lavorazione e punterà a offrire un port capace di reggere scala del roster e impatto visivo, con l’obiettivo di ricevere i contenuti stagionali anche in seguito. In Italia questo scenario si traduce nella possibilità di spostare community già attive su PS5/PC verso un bacino più ampio quando la versione Nintendo sarà disponibile, mantenendo la parità contenutistica come linea di principio per tornei e leghe.
Sul piano pratico, chi organizza eventi dovrebbe già oggi standardizzare i regolamenti tra versioni, prevedendo che alcune piattaforme possano ricevere i Character Pack con qualche settimana di differenza. È un passaggio fisiologico in contesti multipiattaforma e, se gestito con trasparenza, evita spaccature tra giocatori con roster diversi. La soluzione più adottata è distinguere tornei “all content” da tornei che limitano l’accesso ai personaggi base fino a completo allineamento delle piattaforme coinvolte.
Scena italiana e competitivo: cosa cambia per tornei e community
Con l’arrivo del DAIMA: Character Pack 2 e della nuova arena, i tornei italiani stanno già rivedendo banlist e indicazioni operative. Le differenze più avvertite riguardano spazi e pressione a muro, con alcuni personaggi che guadagnano conversioni “one-touch” in aree specifiche dello stage. Nei circoli locali e nelle lobby online, la tendenza è testare il più possibile core budget che sommano mobilità + burst senza superare la soglia di DP tipica dei top, per poi adoperare un ancor a DP più alto come chiusura di set.
Dal punto di vista organizzativo, le patch di settembre hanno fatto il loro dovere: stabilità delle lobby migliorata, code più regolari nelle fasce serali e sincronizzazioni più rapide dopo gli update. Per chi streamma gli eventi, la massa critica di personaggi e trasformazioni alza lo spettacolo, ma richiede commento tecnico preciso: la metamorfosi del meta sta nelle sfumature — un recovery ridotto, un knockback che apre a una nuova route, una super che ora punisce davvero dopo un whiff specifico.
Per i team italiani che vogliono scalare, il consiglio è di strutturare sessioni di labbing dedicate alla nuova arena e alle varianti DAIMA: misurare hit confirm, corner carry e risk/reward di ogni nuova stringa è l’investimento più redditizio per i prossimi mesi. E per chi rientra nel gioco ora, conviene costruire una line-up modulare: un capitano ad alto DP per chiudere round difficili, una seconda scelta a 3 DP che garantisca mobilità e conversioni, e un utility pick a 2 DP da schierare in contro-pick. Il DAIMA: Character Pack 2 fornisce candidature valide in tutte e tre le caselle.
Cosa aspettarsi a gennaio: cornice realistica e segnali da tenere d’occhio
Il punto fermo, condiviso dai canali ufficiali, è che nuovi dettagli verranno comunicati a gennaio 2026. La cornice realistica è quella di altri Character Pack nella prima metà dell’anno, con l’obiettivo implicito di superare definitivamente la soglia dei 200 personaggi giocabili e di completare archi narrativi ancora zoppi. In parallelo, è lecito attendersi ulteriori ritocchi di sistema per fare spazio ai nuovi kit, mantenendo leggibilità e divertimento in lobby e in torneo.
Sul piano operativo, chi gioca in Italia può già prepararsi: conviene mantenere aggiornati i regolamenti dei tornei con un paragrafo “contenuti in arrivo”, esplicitando che l’inserimento dei nuovi personaggi avverrà dopo una finestra di test comunitaria di una o due settimane. È una buona pratica che limita sorprese e permette a tutti di adeguare macro e micro decisioni al nuovo contesto.
Il secondo anno che può far volare Sparking! ZERO
Il ciclo DLC di DRAGON BALL: Sparking! ZERO sta entrando nella sua fase più interessante. Con DAIMA: Character Pack 2 il gioco ha messo sul tavolo sei lottatori che contano davvero, una nuova arena che cambia le abitudini di chi sa vincere sui dettagli e patch che tolgono spigoli dove serviva. Gennaio 2026 è la data da cerchiare per capire quanto lontano si spingerà il prossimo giro, ma già oggi chi gioca su PS5, Xbox e PC ha un titolo più profondo, vario e competitivo rispetto a inizio anno, mentre all’orizzonte si prepara l’arrivo su Nintendo Switch.
Per il pubblico italiano l’indicazione è netta: chi ama la serie e il suo ritmo da Budokai Tenkaichi trova qui la forma più completa e, con un po’ di metodo, può sfruttare i nuovi ingressi per costruire squadre efficaci anche senza investire tutto sui top di meta. Sparking! ZERO ha dimostrato di saper crescere senza perdere identità, ed è pronto a un Anno 2 che può consolidarlo come il picchiaduro di Dragon Ball più ricco per ampiezza e possibilità, dentro e fuori la scena competitiva.
🔎 Contenuto Verificato ✔️
Questo articolo è stato redatto basandosi su informazioni provenienti da fonti ufficiali e affidabili, garantendone l’accuratezza e l’attualità. Fonti consultate: Bandai Namco Entertainment Italia, Everyeye, Multiplayer.it, Spaziogames, GameTimers, GameSource.

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