Perché...?
Perchè i cani mangiano l’erba? Tra istinto, digestione e noia

Molti cani mangiano l’erba, non è sempre un problema. Tra istinto, digestione e noia, scopri cosa c’è dietro questo strano comportamento.
Chi vive con un cane lo sa: c’è quel momento, durante la passeggiata, in cui il nostro amico si avvicina a un ciuffo d’erba, annusa con attenzione… e poi inizia a brucare come se fosse una pecora. Qualcuno ride, altri si preoccupano, altri ancora cercano spiegazioni su Google. Ma perché i cani mangiano l’erba? È una domanda più comune di quanto si creda, eppure le risposte, anche oggi, non sono così nette come vorremmo.
Si tratta di un comportamento naturale? O nasconde un disagio? Lo fanno per digerire meglio, per vomitare, per noia? Oppure semplicemente… perché sì? Spoiler: un po’ tutte queste cose, ma anche nessuna in particolare. E, come spesso accade con gli animali, la risposta sta nel mezzo, tra biologia, psicologia e quotidianità.
Se il tuo cane mangia l’erba, queste possono essere le ragioni
Un retaggio del passato? Forse sì, forse no
Partiamo da un dato certo: il cane discende dal lupo, e i lupi, lo sappiamo, non disdegnavano le piante. Non solo quelle che trovavano nel loro ambiente, ma anche quelle contenute nello stomaco delle prede erbivore. Insomma, un po’ di vegetale nella dieta non è una novità. C’è chi dice che questa tendenza a mangiare l’erba sia un retaggio antico, un comportamento che si è tramandato attraverso i millenni senza sparire, anche se oggi i nostri cani non devono più cacciare per sopravvivere.
È una teoria interessante, anche affascinante se vogliamo. Però non spiega tutto. Non spiega, ad esempio, perché alcuni cani mangiano erba ogni giorno e altri mai, o perché alcuni lo fanno e poi vomitano e altri no. E nemmeno ci dice se questo comportamento è davvero utile. O solo una specie di abitudine.
Vomitare dopo l’erba? Sì, ma non sempre
Qui arriviamo a una delle convinzioni più radicate tra i proprietari di cani: “Mangia l’erba per vomitare”. In effetti, capita. Ma molto meno spesso di quanto si pensi.
In base a osservazioni su larga scala (niente studi da laboratorio, eh, ma raccolte di dati reali su cani veri, in casa e al parco), solo una minoranza di cani vomita dopo aver ingerito erba. Si parla di una media tra il 20 e il 25 per cento. E ancora meno sono quelli che sembrano stare male prima di farlo, come se volessero provocarsi il vomito per sentirsi meglio. La maggior parte lo fa senza particolari segnali di nausea. Nessun conato, niente irrequietezza. Mangiano, continuano la passeggiata, e spesso fine.
E quindi? Quindi non possiamo dire che mangiare erba equivalga a voler vomitare. Certo, in qualche caso può succedere, ma ridurre tutto a questo è troppo. Come quando si cerca una spiegazione unica per un gesto che, in fondo, può avere tanti significati diversi.
Una questione di stomaco? Forse di intestino
Alcuni veterinari sostengono che l’erba aiuti a stimolare il transito intestinale. La fibra, in fondo, serve anche a noi per questo. E se il cane segue una dieta un po’ povera di fibre – capita con certe crocchette o con alimentazioni poco bilanciate – potrebbe cercarne una fonte naturale. Un po’ come chi ha voglia di verdura dopo giorni di pizza e panini.
Ci sta. Ma poi ci sono quelli che mangiano l’erba anche con una dieta perfetta, pensata al grammo. E qui si entra nel mistero, o meglio, in quella zona grigia dove le spiegazioni diventano meno nette. Magari è solo un gusto personale. O un riflesso di qualcos’altro.
Gusto, curiosità, abitudine
A volte ci complichiamo la vita cercando spiegazioni mediche o scientifiche per comportamenti che, forse, sono molto più semplici. I cuccioli, ad esempio, assaggiano tutto. Non hanno ancora capito cosa si mangia e cosa no. E l’erba, fresca e bagnata di rugiada, ha anche un odore interessante. Qualcuno si appassiona, lo fa più volte, e può diventare un’abitudine.
Ne ho visti tanti, di cani, mordicchiare fili d’erba in giardino o al parco come se fosse uno snack. Alcuni sembrano selezionare con cura quale mangiare. Altri si lanciano come se fossero in un buffet. Il motivo? Forse è semplicemente buono, per loro. E non c’è nulla di strano in questo.
Stress, noia, bisogno di fare qualcosa
Un’altra pista – e qui si entra nel campo del comportamento – riguarda la sfera emotiva del cane. Sì, perché anche i cani si annoiano. Anche loro possono soffrire la solitudine, la frustrazione, la mancanza di stimoli. E, proprio come noi mangiamo per noia (merendine davanti alla TV, vi dice qualcosa?), loro possono brucare erba per scaricare tensione.
In certi casi può diventare addirittura un gesto ripetitivo, quasi compulsivo. E allora sì che bisogna fare attenzione. Non tanto per l’erba in sé, quanto per quello che indica. È come un campanello d’allarme. Quando un cane passa dieci minuti a mangiare solo erba, senza giocare, senza annusare in giro, magari ignorando persino altri cani, qualcosa non torna.
E no, non si tratta sempre di un problema grave. Magari è solo noia quotidiana, ma può bastare per cambiare qualcosa: più giochi interattivi, più tempo insieme, più stimoli, magari qualche passeggiata in ambienti nuovi. A volte basta questo.
E i rischi?
Qui, per una volta, la risposta è semplice. L’erba in sé non è pericolosa. Ma lo diventa se è trattata con pesticidi, fertilizzanti o altre sostanze chimiche. Nei giardini pubblici, per esempio, si usano prodotti per disinfestare. E se il cane bruca in quel prato… beh, il rischio c’è.
Anche certe piante possono essere tossiche. Non tutta la “roba verde” è sicura. Perciò vale la regola di base: meglio sapere dove porta il cane, meglio evitare le zone dubbie. E se avete un giardino, tenete lontane piante pericolose come oleandro, gigli o azalee. Sì, sono bellissime. Ma possono fare danni seri.
Quando preoccuparsi
Ci sono casi in cui l’erba diventa un problema. O meglio, un sintomo. Se il cane la mangia ogni giorno, più volte, con insistenza, e poi vomita spesso… è il caso di sentire il veterinario. Soprattutto se compaiono altri segnali: diarrea, apatia, inappetenza. In questi casi potrebbe esserci qualcosa sotto: gastrite, parassiti intestinali, problemi epatici. Insomma, meglio non improvvisare diagnosi su internet.
Anche se mangia piante decorative in casa o in terrazzo. Alcune sono molto tossiche e vanno rimosse subito. In quel caso non basta dire “lo tiene d’occhio”: va eliminata la fonte di rischio. Punto.
Cosa si può fare?
La prima cosa – sembra banale, ma non lo è – è osservare il proprio cane. Capire se è un comportamento sporadico o sistematico. Se lo fa solo in certi posti, in certi momenti. Se lo fa con ansia o con calma.
Poi, volendo, si può aumentare leggermente la fibra nella dieta, magari con alimenti naturali come zucca, carote cotte, un po’ di zucchina. Non serve rivoluzionare tutto, basta un piccolo aggiustamento.
E, naturalmente, più attività, più stimoli, più gioco. Anche semplicemente cambiare percorso durante la passeggiata può fare la differenza. Un cane curioso, stimolato, attivo, ha meno bisogno di inventarsi comportamenti per spezzare la noia.
Ah, e un’altra cosa: insegnare il “lascia”. Un comando semplice, utile, che aiuta in mille situazioni. Compresa questa. Se il cane ha imparato a mollare qualcosa su richiesta, sarà più facile anche fargli smettere di mangiare erba in certi contesti. Non sempre, ma spesso sì.
La verità? Forse non c’è una sola verità
In fin dei conti, non esiste una spiegazione unica. I cani mangiano l’erba per tanti motivi diversi. Alcuni lo fanno per digestione, altri per abitudine, altri ancora per stress. Alcuni per gusto. E sì, c’è anche chi lo fa per vomitare. Ma ridurre tutto a quello è sbagliato.
È un comportamento normale, nella stragrande maggioranza dei casi. Un gesto antico, naturale, perfino sano, se fatto con moderazione e nei luoghi giusti. E come sempre, il trucco sta nel conoscere bene il proprio cane. Osservarlo. Ascoltarlo, nei suoi modi.
Perché dietro ogni filo d’erba masticato, magari c’è solo un attimo di curiosità. O di pace.
🔎 Contenuto Verificato ✔️
Questo articolo è stato redatto basandosi su informazioni provenienti da fonti ufficiali e affidabili, garantendone l’accuratezza e l’attualità. Fonti consultate: Rover, PetMD, Kodami, FitoPets.

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